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Perché Cile-Ecuador è un crocevia fondamentale per il Sud America verso la Coppa del Mondo 2026

È un match dalle caratteristiche estreme in America del Sud. Il CILE gioca tutto mercoledì 26 marzo contro l'ECUADOR, allo stadio Nazionale di SANTIAGO. La ROJA deve assolutamente vincere per rimanere in corsa nelle qualificazioni per la Coppa del Mondo 2026, altrimenti rischia di saltare la terza edizione consecutiva dopo il 2014. Attualmente in difficoltà, la squadra di RICARDO GARECA si trova nella parte bassa della classifica con sole due vittorie, tre pareggi e otto sconfitte. Dopo questo incontro, dovrà affrontare anche ARGENTINA, BOLIVIA, BRASILE e URUGUAY in un finale di percorso ad alta tensione.

Di fronte a loro, l'ECUADOR si presenta a questo duello con grande fiducia. Nella partita di andata, giocata il 21 novembre 2023 a QUITO, la TRICOLOR aveva vinto 1-0 grazie a un gol di ÁNGEL MENA. Da allora, la squadra di SEBASTIÁN BECCACECE è rimasta imbattuta in sei partite e occupa il secondo posto nelle qualificazioni sudamericane. Forte delle vittorie contro il VENEZUELA (2-1), la COLOMBIA (1-0) e la BOLIVIA (4-0), punta a proseguire la sua striscia positiva prima di affrontare il BRASILE, il PERÙ, il PARAGUAY e l'ARGENTINA negli ultimi match della competizione.

In CILE, la tensione è palpabile in vista di questo incontro. "La ROJA gioca il tutto per tutto. Dopo la sconfitta a ASUNCIÓN contro il PARAGUAY, RICARDO GARECA avrà una delle sue ultime opportunità contro l'ECUADOR, in una partita cruciale per le aspirazioni della nazionale cilena, che ha bisogno di una vittoria su tre per mantenere vive le possibilità di qualificarsi per la Coppa del Mondo 2026", osserva con realismo il quotidiano cileno LA TERCERA. Una sconfitta annullerebbe, infatti, quasi ogni chance di raggiungere i playoff, dopo le mancate occasioni nel 2018 e nel 2022. "Questo risultato lascia la ROJA in una situazione critica e con poche opzioni per restare in corsa per un posto al Mondiale", sintetizza il giornale EL CENTRO.

Nonostante questa crisi che inizia a farsi sentire, il ct RICARDO GARECA preferisce rimanere ottimista e ha dichiarato: "Abbiamo ancora una possibilità. So che non dobbiamo mollare". Ha aggiunto di concentrarsi esclusivamente sull'ECUADOR, evitando di speculare sulle prossime partite. ARTURO VIDAL, ex giocatore della JUVENTUS e del BAYERN MONACO, ora in forza al COLO COLO, ha scelto di sostenere il coach GARECA. "È molto concentrato e ci motiva in ogni allenamento. È fondamentale, soprattutto quando ci troviamo in fondo alla classifica", afferma. Il centrocampista cileno resta fiducioso riguardo a una possibile qualificazione per la Coppa del Mondo: "A quattro punti dai playoff, questa è la nostra opportunità. Darà tutto questo martedì e nelle prossime partite. Due vittorie sono poche, ma abbiamo ancora le possibilità. Con cinque partite rimaste, anche contro avversari forti, i cileni si superano nei momenti difficili".

Dall'altra parte, l'ECUADOR non ha mai vissuto momenti critici. Secondo nel gruppo di qualificazione con 22 punti, dietro all'ARGENTINA (28 punti), il paese intravede già la possibilità di calcare i campi del prestigioso torneo internazionale l'anno prossimo. "Secondo le statistiche, è impossibile che l'ECUADOR non partecipi alla Coppa del Mondo 2026", afferma sicuro il giornale equatoriano EL UNIVERSO. Il quotidiano sottolinea che la selezione nazionale ha ora "99,8% di possibilità di qualificarsi direttamente per il Mondiale". Il restante "0,2%" porterebbe la TRI ai playoff, ma è "impossibile che venga eliminata".

"Il buon percorso dell'ECUADOR è stato alimentato da una nuova generazione, che beneficia di un processo avviato durante le qualificazioni per la Coppa del Mondo 2022. Al contrario, il CILE non è ancora riuscito a rinnovare la propria 'generazione d'oro', composta da diversi giocatori che superano i 35 anni", analizza EL COMERCIO. Tuttavia, osserva che "l'ECUADOR non ha mai vinto in questo stadio negli scorsi turni di qualificazione". La selezione equatoriana ha, infatti, una media di età di 25,4 anni, con cinque giocatori di 20 anni o meno, tra cui i più giovani, KENDRY PÁEZ e DARWIN GUAGUA, di 17 anni. I più esperti sono ENNER VALENCIA (35 anni) e HERNÁN GALÍNDEZ (37 anni). Dall'altra parte, il CILE, con una media di età di 29,6 anni, non ha alcun giocatore di meno di 21 anni e cinque dei suoi membri hanno più di 35 anni, tra cui ALEXIS SÁNCHEZ e ARTURO VIDAL, rispettivamente di 36 e 37 anni. Un fattore che potrebbe rivelarsi decisivo nell'andamento del match. Appuntamento quindi nella notte tra martedì e mercoledì (alle 1:00 ora francese) per questo incontro cruciale allo Stadio Nazionale di SANTIAGO, dove si prevede un'atmosfera elettrica in questo impianto da 49.000 posti.