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Lille - Lens: le pagelle della partita

Un derby del Nord ha chiuso la 27esima giornata di Ligue 1. Domenica sera, il LOSC ha ospitato il Lens allo stadio Pierre-Mauroy. Settimi all'inizio della partita, i Lillois avrebbero potuto rientrare nel top 5 in caso di vittoria contro i Sang et Or, attualmente noni. Schierati in un 4-3-3 con un trio d'attacco formato da Bakker, Fernandez-Pardo e David, i Dogues non hanno tardato a mettere pressione sulla difesa lensa, ma Fernandez-Pardo ha colpito per la prima volta il portiere Ryan, decisivo fin dai primi minuti (2'). In grande difficoltà, il Lens subiva e doveva ringraziare il suo portiere, impressionante sulla linea.

Tuttavia, dopo diversi interventi decisivi, il portiere australiano ha commesso un grave errore. Su un pallone innocuo, il 32enne si è impigliato e ha lasciato a Fernandez-Pardo l'opportunità di segnare a porta vuota (1-0, 19'). Sempre attivo, l'ala dei Dogues ha cercato nuovamente di colpire, ma Ryan si è riscattato respingendo la sua conclusione (29'). Completamente sopraffatto, il RC Lens non riusciva a uscire dalla propria metà campo e il LOSC continuava ad attaccare.

Poco prima dell'intervallo, Fernandez-Pardo ha scagliato un altro tiro, deviato da Neil El Aynaoui, che ha colpito la traversa di un Ryan fortunato (42'). Sotto pressione, gli uomini di Will Still, schierati in un 3-4-3 con Nzola in attacco, cercavano di riprendersi all'inizio del secondo tempo. Più intraprendenti e sicuri delle loro intenzioni, i Lensois riequilibravano il gioco ma si imbattevano in una difesa lilloise rigida e in un Lucas Chevalier sempre rassicurante.

Negli ultimi trenta minuti, Will Still ha inserito Thomasson e Diouf, ma la situazione non cambiava. Nonostante una maggiore possesso di palla, il Lens non riusciva a trovare la via del gol e mancava di genio nei pressi dell'area lilloise. Il risultato non si muoveva e Lille si aggiudicava infine il derby del Nord. Con questa vittoria di misura (1-0) e alla fine di una serata abbastanza deludente, il LOSC si riporta così nel top 5, avvicinandosi a due punti dal podio. Il RC Lens rimane nono.

L'uomo della partita: Fernandez-Pardo (8): la sua partita è iniziata in modo impetuoso, essendo arrivato al LOSC la scorsa estate. Ha approfittato di un errore di Antonio, superando il portiere Ryan (2'). Molto attivo fra le linee, ha partecipato al pressing dei Lillois, il che si è rivelato decisivo: ha recuperato il pallone direttamente dai piedi di Ryan e ha solo dovuto spingerlo in rete per sbloccare il punteggio (19'). Giocatore offensivo più dinamico fra i Lillois, è stato vicino a segnare di nuovo, ma Ryan lo ha fermato (29'). Per tutta la prima metà di gioco ha messo in difficoltà i Sang et Or. Sostituito da Sahraoui (65').

Chevalier (6): buona notizia per il LOSC: il portiere ha quasi passato la partita senza problemi. Spesso lontano dalla sua porta a causa dell'inefficienza dei Lensois, ha persino toccato 15 palloni nel primo tempo, appena cinque in meno di Bakker. Semplicemente, sulla sua linea non ha avuto lavoro, dato che la squadra di Will Still non ha mai tirato. Ha dovuto aspettare il 57' per vedere un tiro indirizzato verso la sua porta: un calcio di punizione lontano di El Aynaoui, che ha bloccato facilmente. Anche se i Sang et Or sono stati più attivi verso la fine della partita, non sono riusciti a trovare la porta.

Meunier (6): poco impegnato nella difesa, il terzino destro ha potuto spingere senza troppi rischi. Durante il primo tempo, ha, come il resto della linea difensiva, giocato molto alto. Ha tentato diverse incursioni, tentando di mettere palloni in mezzo per i suoi attaccanti, senza però mai trovare un compagno. Nella seconda parte della partita, svolgendo maggiormente compiti difensivi, ha fatto il suo dovere.

Mandi (6): in fase difensiva, l'algérien non ha avuto molte situazioni da gestire nel primo tempo. Si è dimostrato più come primo regista. Infatti, è stato il giocatore di Bruno Génésio a toccare più palloni nel primo tempo, con il pallone passato 49 volte tra i suoi piedi. Libero da qualsiasi pressione, ha potuto avviare le azioni della sua squadra con molta precisione. Di fronte al risveglio del Lens nella seconda metà, non ha tremato.

Diakité (6,5): come il compagno di difesa centrale, il 24enne non ha praticamente mai avuto problemi. Sempre ben posizionato con i suoi tre compagni difensivi, ha mostrato serietà e precisione, non commettendo errori nei primi quarantacinque minuti. Nella seconda metà si è rivelato prezioso mentre i Lensois avevano finalmente deciso di aumentare il ritmo di gioco. Ha per esempio deviato un tiro di Koyalipou, che sembrava destinato in rete (77').

Ismaily (7): di fronte alla debolezza mostrata dai Lensois nel primo tempo, il brasiliano ha potuto occupare il suo lato senza problemi, mettendo pressione al diretto avversario in fase offensiva. Diverse volte è stato visto combinare con i suoi compagni vicino all’area, creando pericoli durante le azioni di attacco. Più arretrato nel secondo tempo, ha fatto il suo dovere. Sostituito da Gudmundsson (78').

André Gomes (7): molto attivo nel recupero palla a centrocampo, il portoghese non ha esitato a spingersi in avanti per trovarsi in posizione d’attacco. Infatti, ha servito un buon cross per David (27'). I suoi sforzi per riconquistare il pallone sono stati numerosi, non esitando a uscire dalla sua posizione. Maggiormente concentrato sulle mansioni difensive nel secondo tempo, ha continuato a spendere molta energia. Sostituito da Bouaddi (78').

André (6,5): mentre la sua squadra ha imposto un vero e proprio toro all'avversario durante il primo tempo, il capitano del LOSC, schierato come mediano, ha potuto orientare il gioco. Raramente messo in difficoltà in possesso, non ha fatto grandi differenze, ma ha svolto il suo compito, facendo progredire lentamente ma costantemente le azioni. Mostrando sempre calma e serenità durante la seconda parte di gioco, ha offerto una prestazione seria.

Mukau (7): una partita molto attiva per il Congolese. Sempre presente, si è mostrato molto efficace nel recuperare i palloni e ha anche saputo gestirli bene. Capace di giocare in avanti ma anche di rallentare il ritmo, ha vinto tutti i suoi duelli nella prima parte. Sostituito da Bentaleb (78').

Bakker (7): posizionato come ala destra, il sinistro ha fatto valere la sua velocità. Tagliente con il pallone, è stato protagonista di un'azione che avrebbe potuto portare il suo team al raddoppio dopo soli 29 minuti. A partire da un contropiede lanciato da André Gomes, ha attraversato quasi tutta la metà campo avversaria e ha servito un passaggio perfetto a Fernandez-Pardo, che non è riuscito a superare Ryan. A suo agio con il pallone, ha creato diversi pericoli per la difesa lensa.

Fernandez-Pardo (8): vedere sopra.

David (5,5): mentre il suo team ha cominciato la partita con grande intensità, il canadese ha toccato poco il pallone, ma è stato utile nel recupero grazie a un grande pressing. Ha dovuto aspettare fino al 27' per avere la sua occasione: ha colpito di testa sopra la traversa avversaria, dopo un buon movimento alle spalle della difesa. Più presente nella fase costruttiva che in quella finale, non ha giocato il ruolo di finalizzatore a cui è abituato. Con la sua squadra che ha giocato più spesso in contropiede nella seconda metà, si è trovato spesso isolato. Sostituito da Akpom (87').

Ryan (4): partita altalenante per Mathew Ryan, autore di diverse parate decisive ma anche di un errore costoso. È stato presente sin dai primi minuti per compensare un errore di Antonio, parando poi David e bloccando senza problemi un angolo pericoloso di Mandi (4'). Ma al 18', tardando a rinviare, ha concesso a Fernandez-Pardo l'apertura del punteggio (1-0). Tuttavia, si è riscattato vincendo un duello decisivo contro lo stesso Pardo (29') ed è stato salvato dalla traversa su un tiro defilato dell'attaccante (41'). Proprio prima dell'intervallo ha deviato un potente tiro di Mukau, evitando un raddoppio che sarebbe stato difficile da recuperare.

Sarr (4,5): serio in fase difensiva, Sarr ha effettuato un buon intervento su Bakker (51') e si è distinto nei duelli, con due successi aerei e quattro a terra. Complessivamente solido, ha a volte peccato di precisione nei rinvii e non ha contribuito granché in fase offensiva, soprattutto nella spinta. Un match mediocre, nonostante alcune buone giocate.

Antonio (3): avvio di partita complicato per Antonio, con un pallone perso già al 2' che consente a David un'occasione d'oro. La sua imprecisione si è confermata al 18', quando ha sottoposto il portiere a una pressione, conducendo direttamente all'apertura del punteggio. Una prima metà di gara difficile per il giovane lensois, spesso in difficoltà e senza soluzioni. Ha mostrato un volto migliore nel secondo tempo, senza però riuscire a influenzare realmente il corso della partita. Sostituito da Anass Zaroury all'83'.

Medina (6): solido fin dall'inizio, Medina ha deviato un pallone pericoloso al terzo minuto ed è rimasto attento alle offensive avversarie. Attivo nella ripartenza, non ha esitato a spingersi in avanti (7'). Difensivamente, è stato tra i migliori Lensois del primo tempo, con 4 rinvii e 2 intercetti, portando un po' di serenità alla sua squadra di fronte all'offensiva dei Lillois.

Aguilar (4): attivo sul lato destro, Aguilar ha effettuato buone proiezioni in avanti e passaggi interessanti. Al 78', ha trovato Goduine Koyalipou in area, ma l'azione non si concretizza. Tuttavia, il suo dechetto tecnico ha pesato sulla prestazione, con 11 palloni persi. Un'impegno offensivo apprezzabile, ma troppe imprecisioni per pesare realmente nel gioco.

Mendy (5): tornato tra i titolari dopo la partita contro il Marsiglia, Nampalys Mendy ha mostrato un volto interessante. Ha vinto tutti i suoi duelli, cinque su cinque, ed è stato abbastanza preciso tecnicamente. Il suo ruolo nella riconquista e distribuzione del pallone è stato prezioso, consentendogli di riacquistare fiducia. Sostituito da Andy Diouf al 62', Mendy ha offerto una prestazione solida e rassicurante. Diouf, dal canto suo, ha effettuato un buon ingresso.

El Aynaoui (4,5): partita sottotono per il centrocampista, nonostante alcune buone giocate nella seconda metà. Si è distinto rapidamente con un intervento difensivo cruciale su Mukau (5'), evitando un'occasione per il Lille. Dopo una palla persa, ha fermato David su un contropiede (50'). Ha recuperato un buon pallone e ha ottenuto un calcio di punizione per il Lens (55'), ma il suo tiro è risultato poco potente per impensierire Chevalier. Alcune azioni utili, ma una prestazione complessivamente sobria.

Machado (3): troppo discreto nel gioco, Machado ha tentato qualche incursione senza successo, facendo fatica a risultare offensivo. Spesso bloccato sul suo lato, ha mancato di impatto e precisione nei suoi passaggi. Non è riuscito a creare differenze e, pur difendendo in modo serio, non è riuscito a dare la spinta sperata. Un match in chiaroscuro.

Sotoca (4): una partita da ascoltare per il capitano lensois, che non ha saputo produrre nell'attacco. Ben presente in difesa, ha bloccato un calcio di punizione di Bakker (14'), ma una sua perdita di palla a centrocampo ha permesso al Lille di partire in contropiede (15'). Troppo poco in vista per influenzare realmente l'incontro. Sostituito da Goduine Koyalipou al 71'.

Saïd (4): match complicato per Wesley Saïd. Con 8 palloni persi, ha avuto difficoltà a essere incisivo sul suo lato e non è riuscito a trovare Nzola. Poco coinvolto nell'attacco, ha toccato solo 28 palloni in un'ora di gioco, evidenziando la sua mancanza di influenza sulla partita. Una prestazione deludente per l'ala lensois. Sostituito da Thomasson al 62', che è stato molto attivo negli ultimi trenta minuti di gioco.

Nzola (3): match molto sottotono per Nzola, che non è mai riuscito a farsi sentire nell'attacco lensois. Con solo 15 palloni toccati nel primo tempo, si è mostrato troppo statico, raramente scendendo e faticando a superare la difesa lilloise. Il suo primo pallone interessante arriva al 37' su un lungo passaggio, che riesce a mantenere nel campo avversario, ma troppo isolato, non riesce a ripetere per creare pericoli. Negli ultimi minuti di partita, non concretizza due buone opportunità per accorciare le distanze.