Il processo relativo alle circostanze della morte di DIEGO MARADONA ha rivelato martedì che la leggenda argentina non presentava tracce di droga né di alcol nel sangue al momento del decesso, secondo quanto affermato dal medico legale EZEQUIEL VENTOSI. Tuttavia, l'argentina assumeva diversi farmaci, tra cui antidepressivi, anticonvulsivanti, antipsicotici e antiemetici. L'anatomopatologo SILVANA DE PIERO ha anche sottolineato le condizioni allarmanti di vari organi: cirrosi epatica, insufficienza renale, patologia polmonare cronica e segni di insufficienza cardiaca.
Queste rivelazioni rafforzano le accuse nei confronti di sette membri del team medico, giudicati per "omicidio con dolo eventuale" e a rischio di pene da 8 a 25 anni di carcere. Dall'inizio del processo, diversi testimoni hanno denunciato un insufficiente monitoraggio medico, una convalescenza mal gestita e un'agonia protrattasi per oltre 12 ore. Un ex medico personale di Maradona, ALFREDO CAHE, ha persino dichiarato che la sua morte avrebbe potuto essere evitata con una sorveglianza e cure adeguate in rianimazione.