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Italia: Luciano Spalletti è in bilico!

La pesante sconfitta dell'Italia contro la NORVEGIA (3-0) di venerdì sera a OSLO ha creato un forte scalpore all'interno della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Questo avvio problematico nelle qualificazioni per la Coppa del Mondo 2026 solleva serie preoccupazioni riguardo allo stato della nazionale e alla capacità di LUCIANO SPALLETTI di mantenere il controllo. Arrivato al timone della Nazionale dopo il ritiro di ROBERTO MANCINI, il tecnico toscano fatica a portare un nuovo slancio a un gruppo in cerca di identità. Per GABRIELE GRAVINA, presidente della FIGC, questa prestazione deludente è percepita come un campanello d'allarme che potrebbe accelerare decisioni importanti.

Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, un incontro decisivo è previsto per martedì tra GRAVINA e SPALLETTI, il giorno dopo la partita di qualificazione per la Coppa del Mondo 2026 contro la MOLDAVIA, che si terrà a REGGIO EMILIA. Questo appuntamento potrebbe determinare il futuro del selezionatore. Prima di ciò, GRAVINA si recherà questo weekend a Coverciano, il centro tecnico della Nazionale, per confrontarsi con le figure chiave dello staff, tra cui GIANLUIGI BUFFON, coordinatore delle squadre nazionali. Il presidente intende valutare il clima all'interno del gruppo e raccogliere impressioni prima dell'incontro cruciale. Le critiche interne non si limitano infatti al solo risultato contro la NORVEGIA.

Ciò che preoccupa maggiormente la federazione è la mancanza di carattere, coesione e identità di gioco mostrata dalla squadra. Nonostante alcuni lampi durante le qualificazioni per l'Euro 2024, la Nazionale non è mai sembrata trovare continuità, né nello stile né nell'intensità. I giocatori sembrano disorientati, l'organizzazione tattica è confusa e la comunicazione tra i reparti è assente. Questa situazione allarmante contrasta con le aspettative riposte in SPALLETTI, che aveva impressionato alla guida del NAPOLI. La percezione attuale è quella di un progetto che stenta a decollare. In un periodo in cui l'Italia avrebbe tutto da guadagnare nella preparazione al futuro, l'assenza di una vera politica di integrazione dei giovani solleva interrogativi. Nonostante l'emergere di profili promettenti in Serie A, LUCIANO SPALLETTI sembra prediligere la continuità con giocatori esperti, talvolta in fase calante. Elementi come RICCARDO CALAFIORI, SAMUELE RICCI o LORENZO LUCCA, pur essendo in ascesa, stentano a trovare spazio nel gruppo. Questa carenza di rinnovamento alimenta il sentimento di un progetto timido, incapace di puntare sulla freschezza e sull'audacia di una nuova generazione che, senza occasioni, rischia di perdere il futuro della Nazionale.

Martedì potrebbe rappresentare un punto di svolta per la panchina della selezione italiana. Se GRAVINA non ha ancora ufficializzato nulla, diversi nomi circolano già come potenziali successori di SPALLETTI in caso di rottura. CLAUDIO RANIERI, attualmente libero dopo il suo allontanamento dalla AS ROMA, è considerato per la sua esperienza e le sue doti di gestione. STEFANO PIOLI, in trattative con la FIORENTINA, è anche un'opzione credibile e ha già ricevuto contatti dalla Federazione. Il nome di DANIELE DE ROSSI, ex capitano emblematico della Nazionale, senza un incarico dalla sua uscita dalla ROMA, suscita l'interesse di alcuni membri della federazione. Anche DANIELE DE ROSSI è stato menzionato. Tutto dipenderà dalla prestazione mostrata lunedì sera contro la MOLDAVIA, anche se quel match, valido per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2026, non basterà da solo a dissipare i dubbi profondi che circondano l'attuale direzione sportiva. A un anno dall'inizio della Coppa del Mondo 2026, l'Italia appare come una squadra ancora in costruzione, priva di un chiaro indirizzo e di certezze collettive. Il tempo scorre, gli automatismi faticano a svilupparsi e il dubbio sembra essersi radicato nel gruppo. Se le fondamenta vacillano oggi, che cosa resterà domani per affrontare il mondo?