Non ha bisogno di presentazioni. È conosciuta come uno dei migliori centri di formazione al mondo. La Fábrica è la struttura di sviluppo del Real Madrid. Fondata negli anni '50 sotto la guida di MIGUEL MALBO, ha dato vita a molti talenti che hanno contribuito ai successi del club. Situata nella Ciudad Real Madrid a Valdebebas, La Fábrica accoglie oltre 270 giovani calciatori suddivisi in 16 squadre, dalla categoria dei meno di 6 anni fino alla squadra riserve, il Real Madrid Castilla. I giocatori ricevono una formazione tecnica e tattica rigorosa, un monitoraggio personalizzato e un'integrazione graduale nella prima squadra. Grazie a questa struttura, sono emersi giocatori emblematici come IKER CASILLAS, RAÚL GONZÁLEZ, EMILIO BUTRAGUEÑO, DANI CARVAJAL e ACHRAF HAKIMI. Nel 2020, tra l'altro, la squadra under 19 ha vinto la Youth League, a testimonianza della qualità della formazione offerta.
All'interno di questo grande sistema di formazione, troviamo il Real Madrid C, noto fino al 1990 come Real Madrid Aficionados. Il Real Madrid C è la terza squadra del club. Fondata nel 1952, attualmente milita nella Segunda Federación - Gruppo V, il quarto livello del calcio spagnolo. Composta principalmente da giovani talenti provenienti da La Fábrica, questa squadra funge da trampolino tra le categorie giovanili e il Real Madrid Castilla, la squadra riserve della Casa Blanca. Permette ai giocatori in fase di sviluppo di acquisire esperienza nel calcio professionistico, facilitando la loro progressione verso il massimo livello. CARLO ANCELOTTI aveva affermato: "Il centro di formazione è un elemento fondamentale per questo club. Non metto in dubbio la pianificazione del club, che è stata eccellente. I giocatori formati localmente saranno presenti." Tuttavia, è proprio questa pianificazione che oggi è in pericolo.
Attualmente, un'ombra grava su questa organizzazione ben funzionante. Il Real Madrid C affronta un serio rischio di retrocessione, trovandosi al tredicesimo posto nel suo girone di Segunda Federación. Questa situazione preoccupa profondamente la dirigenza, poiché una discesa in una divisione inferiore potrebbe paralizzare tutta La Fábrica. Nonostante diversi aggiustamenti durante la stagione, tra cui il cambio di allenatore con JOSELU SÁNCHEZ che ha sostituito ÁLVARO GÓMEZ-REY a fine gennaio, la squadra fatica a invertire la rotta. Nei otto match sotto la guida del nuovo allenatore, il bilancio è misto: due vittorie, tre pareggi e tre sconfitte. Questa dinamica negativa mette il Real Madrid C in una posizione difficile a sole sei giornate dalla fine del campionato. Con GÓMEZ-REY, il Real Madrid C aveva raccolto 20 punti in 20 partite, mentre con JOSELU SÁNCHEZ i giovani hanno ottenuto solo 9 punti in 8 partite. La squadra continua a lottare, ma non riesce a vincere due partite consecutive e mostra un preoccupante gap realizzativo, con appena 26 gol segnati in 28 match.
In un contesto in cui cinque squadre su 18 di ogni girone di Segunda Federación vengono retrocesse, e dove i quattro club tredicesimi con il peggiore coefficiente partecipano a un torneo di play-off per la salvazione, la situazione del Real Madrid C è problematica. Attualmente, il club occupa il tredicesimo posto con il peggior coefficiente, il che lo obbligherebbe a partecipare a questo torneo per sperare di mantenere la categoria. Una retrocessione in Terza RFEF sarebbe un duro colpo per il progetto sportivo del club, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo dei giovani talenti. Considerando l'importanza che giocatori come RAÚL ASENCIO, JACOBO RAMÓN, CHEMA, LORENZO AGUADO, DIEGO AGUADO e DANIEL YÁÑEZ hanno avuto questa stagione, tutti considerati promesse del club, le preoccupazioni di FLORENTINO PÉREZ, CARLO ANCELOTTI e dei socios madrileni riguardo al futuro di questa squadra e, per estensione, dell'intero sistema di formazione del Real Madrid sono più che legittime. Decine di giovani talenti madrileni vedrebbero la loro crescita ostacolata in caso di retrocessione.