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Il nuovo attacco di Véronique Rabiot dopo le sanzioni inflitte al PSG!

La commission disciplinare della Ligue de football professionale ha preso una decisione. A seguito dell'incidente delle banderoles offensive nei confronti di ADRIEN RABIOT e della sua famiglia durante l'ultimo PSG-OM del 16 marzo al Parc des Princes, l'ente ha deliberato mercoledì sera una sanzione piuttosto indulgente: una chiusura parziale della tribuna Auteuil del Parc des Princes per un incontro, a partire da martedì 8 aprile 2025. Questa sanzione entrerà in vigore in occasione della partita contro il Havre in Ligue 1, prevista per il 19 aprile.

Intervenuta giovedì sera sulla chaîne L’Equipe, VÉRONIQUE RABIOT, anch'essa colpita da queste banderoles e dai cori, ha espresso il suo dissenso. "Grazie per avermi contattata e per darmi l'opportunità di esprimermi nuovamente. Trovo scandaloso che, dopo quanto accaduto il 16 marzo, la sanzione venga comunicata solo il 19 aprile. Lasciano loro il fine settimana per festeggiare il titolo (contro Angers sabato alle 17, ndr), mentre per gli altri club le sanzioni sono immediate. Per il PSG non è così," ha commentato inizialmente la madre di ADRIEN RABIOT.

Ha aggiunto: "La commissione disciplinare stabilisce che per tutti i club le sanzioni siano immediate, ma nel caso del PSG no. C'è una giustizia a due velocità. Queste sanzioni non sono dissuasive e questo è un grosso problema; non sono certe misure che fermeranno la gente dall'esporre banderoles e dall'insultare, è evidente. Si pensa che non sia così grave, quindi li si lascia festeggiare il titolo. Perché la sanzione non è immediata? Beh, devono festeggiare il titolo, quindi non possiamo disturbare."

Parole forti che si allineano a quanto già dichiarato in un'intervista per Complément d’Enquête, dove VÉRONIQUE RABIOT affermava che il PSG manipolava i tifosi. "Perché tanta ostilità nei confronti miei e di ADRIEN? I sostenitori sono stati manipolati dal club. Hanno detto che cercavo soldi e che non volevo rinnovare. Mi hanno dipinta come una donna avida. Non immaginavo che avessero attivato una vera e propria armata digitale. È grave; se c'è un traditore in questa storia, è JEAN-MARTIAL RIBES. Non sono io. All'epoca era molto gentile. Nessuno può immaginare che sia così violento. Un messaggio a NASSER? Nessuno, non chiedo nulla." Un clima assai teso.