Reims è stata una sconfitta difficile da digerire. Quel giorno e i successivi sono stati tesi alla Commanderie. La squadra e ROBERTO DE ZERBI hanno dovuto confrontarsi all'inizio della settimana, con l'intervento di MEDHI BENATIA come mediatore. Sarà necessario del tempo e, soprattutto, buoni risultati per ricompattare il gruppo, ma il tecnico italiano ci crede. Durante la conferenza stampa di venerdì, a 48 ore dalla partita contro il TOULOUSE in campionato (28ª giornata di Ligue 1), ha affermato che gli errori passati serviranno al team. Ha citato come esempio le settimane dopo la sconfitta dell’OM al VÉLODROME contro l’AUXERRE, quando un ritiro intensivo aveva contribuito a unire i giocatori.
«Non so quale effetto avrà. So che è necessario interrompere questa routine. Dopo le partite contro LENS e AUXERRE, quando siamo andati in ritiro, ci allenavamo alle 5:30 del mattino, per tre giorni consecutivi. Non era una punizione, ma so come allenatore quando è il momento di abbracciare i giocatori e quando è necessario comportarsi in modo più fermo, da padre. Ci sono allenatori che hanno paura di farlo. Ci sono allenatori più forti, ma non sono sicuro che siano pronti a dare tutto per il loro lavoro. Posso sembrare un criminale, ma non lo sono. Ho deciso di fare calcio, non di essere un criminale», si difende DE ZERBI.