Il PSG aveva l'occasione di affrontare la Coupe di Francia per continuare la sua netta dominazione sui campi francesi. Già campione di Francia virtuale, il club parigino doveva solo portare a termine la semifinale contro Dunkerque, prima di pensare all'importante incontro in Champions League la settimana successiva. Le menti erano probabilmente già rivolte ad Aston Villa, poiché, come a Saint-Etienne, Luis Enrique apportava alcune modifiche, schierando Beraldo accanto a Marquinhos per dare un turno di riposo a Pacho. Anche Zaïre-Emery partiva titolare, insieme a Barcola, Doué e Dembélé in attacco. Le prime impressioni sembravano previste, con una netta predominanza parigina, indipendentemente dall'undici scelto.
Sin dal primo minuto, Dembélé provava subito a segnare, seguito da Doué su un cross di Nuno Mendes (5'). Rintanato nella propria area, il quinto in Ligue 2 si sarà chiesto se la serata sarebbe stata lunga, fino al primo attacco di Yassine sulla sinistra che costringeva Hakimi a commettere fallo. Il calcio di punizione di Georgen, cresciuto nel PSG, veniva prolungato di testa fino a Sasso, dimenticato al secondo palo da Joao Neves, che insaccava sotto la traversa un Safonov incolpevole (1-0, 7'). Questo gol, giunto contro il corso del gioco, scuoteva i Parigini, che mostrano immediatamente meno sicurezza, mentre i Dunkerquois iniziavano a prevalere nei contrasti, sebbene il possesso rimanesse a favore degli uomini di Luis Enrique.
Dominare non significa vincere e Dunkerque chiudeva il primo tempo con un raddoppio grazie a un lungo passaggio che permetteva a Courtet di vincere un duello. Al-Saad sfruttava bene il vantaggio su Nuno Mendes e superava Safonov (2-0, 27'). Preferito a Donnarumma questa sera, il portiere russo non era impeccabile. Luis Enrique perdeva la calma e i giocatori parigini la loro creatività. Ci sono voluti dieci lunghi minuti per riprendersi da questa nuova delusione. Anche l’atmosfera allo stadio Pierre-Mauroy diventava rovente. L'impresa sembrava a portata di mano. Tuttavia, la difesa di Luis Castro cedeva nuovamente di fronte a un tiro di Dembélé, ben servito da Hakimi dopo un cambio di gioco di Vitinha (2-1, 45').
Dunkerque tornava in campo con un solo gol di vantaggio e subiva l’uguaglianza subito dopo l'intervallo con un colpo di testa di Marquinhos (2-2, 48'), frutto di un corner che probabilmente non sarebbe dovuto esserci. Questa volta il vento pareva aver cambiato direzione, ma l’USLD non mollava. Poco dopo, i Maritimi sfioravano il vantaggio con un colpo di testa di Skyttä fuori misura (49'). Parigi continuava a spingere e trovava, giustamente, il vantaggio con un tiro deviato di Doué (2-3, 62'). Il peggio era passato, ma Dunkerque non si dava ancora per vinta, come testimoniato dall’inserimento di Bammou (77') e il tiro in angolo chiuso dell’entrante Tejan (87'). La tenace squadra di Ligue 2 alla fine cedeva però a un errore difensivo, concluso da Dembélé in contropiede (2-4, 90+4). È stata molto più complicata del previsto, ma il PSG avanza in finale, dove affronterà Cannes o Reims.