Goalissimo.it ᐉ Tutte le notizie di calcio
Coppa del Mondo 2030: la Spagna coinvolta in un gigantesco scandalo

La Spagna, in collaborazione con il Marocco e il Portogallo, è stata designata nell'ottobre 2023 per organizzare la Coppa del Mondo 2030, in occasione del centenario della competizione. Sono in corso discussioni sui stadi ospitanti in Spagna, accompagnate da controversie riguardo alla valutazione dei siti. Inoltre, ci sono preoccupazioni sul possibile ritiro dello stadio Metropolitano dell’Atlético Madrid a causa di questioni finanziarie. Nel frattempo, alcune aziende spagnole vedono in questo evento un'opportunità per aumentare la propria presenza nel mercato marocchino, grazie agli investimenti previsti nelle infrastrutture. L'assegnazione dei siti in Spagna è quindi segnata da controversie. Secondo El Mundo, la Federazione spagnola di calcio avrebbe manipolato i punteggi dei stadi per escludere Vigo e includere Anoeta. In un primo report, le valutazioni erano diverse da quelle pubblicate successivamente: il stadio Balaídos di Vigo era inizialmente tra i 11 impianti selezionati, ma due giorni dopo il suo punteggio è stato modificato, favorendo il stadio Anoeta di San Sebastian.

Circa 48 ore dopo la prima lista, il team ha cambiato il file Excel, innalzando il punteggio di Anoeta a 10,6026 (rispetto ai precedenti 10,1226). In questo modo, l'impianto della Real Sociedad ha superato Vigo, relegando quest'ultimo al dodicesimo posto e pertanto eliminato. Subito dopo, Abel Caballero, sindaco di Vigo, ha denunciato la situazione: «Esigo che Louzán si spieghi immediatamente. Deve chiarire chi ha preso le decisioni, come e perché sono state prese, e presentare i verbali firmati elettronicamente. Non mi fido di niente. È estremamente grave che i criteri di selezione affidati a un team tecnico siano stati modificati, e non sembra che sia stata l’équipe tecnica a farlo». La RFEF ha dichiarato che analizzerà il processo del comitato per la Coppa del Mondo e ha affermato di desiderare che Vigo fosse una delle città ospitanti. L'organizzazione ha sottolineato che la maggior parte dei membri di quel comitato ha lasciato i propri incarichi prima dell'insediamento della nuova presidenza.

Il giornale El Mundo ha pubblicato una registrazione audio di una riunione del 25 giugno 2024, tra diversi membri del comitato che ha deciso le città ospitanti della Coppa del Mondo, in cui si sentono María Tato (direttrice della candidatura), Fernando Sanz (ex capo dell'équipe organizzatrice) e Joana Soares (responsabile del dipartimento strategico) discutere in modo confuso e disorganizzato i punteggi assegnati ai vari stadi: «Procediamo. Inseriamo i valori in Excel per vedere cosa otteniamo. Effettueremo il primo test su 800 fino a ottenere il risultato desiderato», si sente nell'audio. Come riportato dal giornale Marca, il comitato organizzatore della Coppa del Mondo 2030 è stato smantellato a fine dicembre 2024. Fernando Sanz e Jorge Mowinkel, due dei dirigenti più visibili, non fanno più parte della Federazione spagnola di calcio. María Tato è rimasta, ma oltre ai tre, ci sono diversi altri dipendenti che, nel corso dell'ultimo anno e mezzo, avevano lavorato al progetto e che sono stati licenziati.

La polemica torna a colpire la Federazione reale spagnola di calcio, che stava vivendo un periodo di tranquillità dopo l'elezione di Rafael Louzán come nuovo presidente nel mese di dicembre. Tuttavia, quest'articolo di El Mundo riporta di nuovo l'attenzione su questioni delicate nel calcio spagnolo, legate all'attribuzione dei siti per la Coppa del Mondo 2030. Le critiche si concentrano soprattutto su María Tato, responsabile della candidatura, una figura costantemente al centro di controversie, fin dal suo passaggio dall’Athletic Bilbao alla RFEF sotto Rubiales. Si trova infatti coinvolta in altre questioni oscure del calcio spagnolo: «Conosco bene gli aeroporti qui. L'aeroporto di La Coruña è piccolo, fa la metà di quello di Bilbao, è davvero piccolissimo... Le connessioni con il Marocco sono nulle. Ci sono treni a La Coruña? Sì, no? Allora diamo un 10», ha affermato. Con la divulgazione dell’audio di El Mundo, il nome di María Tato si trova nuovamente al centro di una controversia che la circonda frequentemente.